Non importa quanto lunga, lenta e estenuante sia stata la giornata.
Non importa quanto sia stata frenetica, confusa, colma di incompiutezze.
Capita, nel crepuscolo di fine ottobre, di cogliere uno scintillio.
E allora, pur impaziente di proseguire il cammino, ti affacci dai confini della grande piazza che stai attraversando a passo svelto.
C’è qualcuno che hai perso, eppure ora sembra sorriderti da lontano.
Qualcuno per cui non hai avuto coraggio, ma a ben guardare pare proprio ti abbia perdonato.
Qualcuno che avevi dimenticato o che, forse, era solo nascosto tra infinite vicissitudini.
Non sai quanto durerà il baluginio. E che importa poi?
Se anche decidessi di camminare oltre, consumando quel tempo tra la gente che attraversa la piazza come te;
Se corressi a indossare un abito elegante e trovassi conforto nel buio vellutato di un cinema o tra le note avvolgenti di un concerto;
Se ti rifugiassi nel calore della tua casa e chiudessi il mondo fuori…
…comunque quella luce, giocosa e beffarda, ti accompagnerebbe.
Illuminerebbe la fine della giornata, reclamerebbe quelle poche ore con te e tu saresti chiamato a rispondere.
E allora al crepuscolo, se la sorte ti concede di vederli, danza con coloro che ancora brillano nella tua storia.
