Biaxadora in su tempus – L’inviata nel tempo

Care amiche e amici di Storielline, sono lontana dal blog da un po’ di tempo e me ne dispiaccio, mi manca scrivere qui e seguire i vostri scritti, ma sto recuperando tutto pian piano! Soprattutto perchè mi rendo conto di quanto il tempo di Storielline sia un tempo molto prezioso, di scambio e condivisione, perciò…

Dubbio

“Finalmente questa giornata interminabile è finita”. Il pensiero le balenò in mente per un istante, mentre sfilava gli occhiali e li poggiava sopra il volumetto che raccontava dello scrivano Bartleby. Era stanca al punto giusto, si sarebbe addormentata subito. Anche quella piccola certezza la attraversò solo per un attimo, appena il tempo di afferrare l’interruttore…

La bambina nella bolla

Non avrebbe mai pensato di varcare quella soglia ancora una volta, in vita sua. La faccenda, invece, le si era prospettata all’improvviso e si era concretizzata nel giro di pochi giorni, senza darle il tempo di pensare troppo al significato emotivo di quel ritorno. Non aveva abitato lì a lungo, poco più di tre anni,…

Di storie e amore

Condividere l’amore per le storie con qualcuno crea legami sottili e profondi, che somigliano alle propaggini estreme delle radici degli alberi: sono quasi dei fili invisibili, scavano, si diramano e sostentano tutto il visibile, tutto il destino della pianta che si gode il sole ed è schiaffeggiata dal vento. Credo sia uno dei legami più…

Il valore

Le immagini e i racconti che hanno segnato questa domenica lenta e fredda dell’Occidente sono degne dei peggiori incubi. Le si consuma dallo stesso divano da cui si guarda il derby d’Italia e, forse, è proprio questo il problema, ma anche l’unico modo di andare avanti, che tocca farlo, comunque. Solo che lo strappo tra…

Due anni (divagazione felina)

Mi chiamo Naka-Naka. Non è il mio vero nome, ma chissà perché mi chiamano così e in altri mille-mila modi.  Dei miei primi giorni di vita ho un ricordo vago: mia madre era morbida e affettuosa, ma non faceva altro che ripulirmi in posticini del corpo che avrei preferito restassero segreti, mentre le sorelline e…

Pezzi di città

Finalmente ci siamo riappropriati delle nostre città. Lo abbiamo sentito ripetere tante volte, dopo le lunghe settimane di lockdown, a sottolineare il ritorno alla normalità, all’occupazione e condivisione, pur controllata, degli spazi urbani. Le città, però, sono organismi multiformi, spesso hanno un nucleo che invecchia, tentando di restare poeticamente uguale a se stesso, e dei…

Sguardo nero

La corsa, il fiatone, lo zainetto con i piccoli panda che faceva su e giù sulla schiena: non vedevo l’ora di arrivare a scuola, nel primo giorno della mia quarta elementare! Avevo l’estate da raccontare agli amici e a ogni falcata ne ripercorrevo i ricordi più belli, mentre l’aria di inizio autunno mi pizzicava le…

Scorre il fiume

Avevamo fatto un patto, io e Gaia. Se volevo esserle amica, non dovevo chiamarla “signora Gaia”. -Ogni volta è come se mi stessi allontanando da te!- diceva, -Non c’entra niente la vecchiaia, eh. Vecchia son vecchia!-. E giù a ridere. Abitava al piano terra della stessa palazzina di cui io occupavo la mansarda, nel quartiere…

In volo

Sa Meri legò il fazzoletto color vinaccia sotto il mento e si rimirò nel frammento di specchio. Lo usava solo una volta all’anno, in quella notte in cui il viaggio era tanto importante e atteso, e sempre si giudicava bella, nel modo in cui lei sola sapeva esserlo, ruvidamente scolpita e possente. Nel grande focolare…