Il tramonto del primo giorno dell’anno.
Ancora le luci della festa, il riflesso delle emozioni un po’ insensate della notte scorsa nell’aria e nell’acqua.
Che tu abbia dormito o abbia folleggiato.
Che abbia vissuto i colori e i suoni della città in subbuglio, tuffandoti in un “gomitolo di strade”.
Che abbia lavorato,
per portare la musica nei cuori delle persone e per imbandire l’opulenza sulle loro tavole;
per regalare sicurezza alla notte di mezzo e per portare consolazione a minuti e ore pesanti.
Che tu abbia goduto di storie meravigliose, tra le pagine di un libro, su un palcoscenico o su uno schermo.
Che tu abbia pianto in silenzio o riso con tutta la forza che avevi, pensando a qualcuno che vive nel riflesso dei momenti speciali, come ricordo o come desiderio.
Questo tramonto ha il sapore della festa che è stata.
È la quiete del traguardo, un passo dopo la linea bianca. Con i bagliori di un nuovo inizio all’orizzonte. Ancora lì, per favore, ancora un poco.
Buoni pensieri, per questo nuovo anno.