Splendo ancora

E va bene, lo ammetto. Avere la casa decorata con gli addobbi natalizi quando, già da tempo, dalle pasticcerie del quartiere si spande il profumo di zeppole e fatti-fritti è una vergogna. Quest’anno però ho la consolazione di non essere l’unica, nella strada dove abito, a tenere le lucine intermittenti ancora accese nel balcone; credo…

Due anni (divagazione felina)

Mi chiamo Naka-Naka. Non è il mio vero nome, ma chissà perché mi chiamano così e in altri mille-mila modi.  Dei miei primi giorni di vita ho un ricordo vago: mia madre era morbida e affettuosa, ma non faceva altro che ripulirmi in posticini del corpo che avrei preferito restassero segreti, mentre le sorelline e…

Babb’ulivo

Bosco d’Elafo si fece silenzioso. Il vuoto lo percorse fino ai limiti estremi e, in una manciata di minuti, colmò ogni anfratto, restando sospeso tra gli alberi come nebbia. Furono in molti, allora, a  dirigersi verso le Rocce Grigie, così come si era sempre fatto in quelle occasioni. Camminando a passo lento tra i lecci,…

Castello (tempesta d’inizio estate)

Ieri Cagliari ha avuto la sua prima tempesta di fulmini estiva. È cominciato tutto poco dopo le 9 di sera: ero ancora seduta al tavolo da lavoro e la stanza è stata percorsa da un bagliore. Mi sono girata verso Kiki, che sonnecchiava sul divano, e i nostri occhi si sono incontrati, le orecchie feline,…

Parco Crocevia

Fino a quel primo giorno d’autunno Samuele non avrebbe saputo spiegare cosa rendesse il Parco della Musica tanto speciale. Per lo più si trattava di un grande giardino, incastonato tra il Teatro Lirico, alcune strade molto trafficate e l’hotel dall’aspetto più futuristico della città: una matita gigantesca con la punta stagliata verso il cielo, che…

Il Barone (e non è ancora città)

“Ecco cos’è la libertà!”.Agata aveva voglia di strillarlo al mondo, nella gelida mattina di Febbraio in cui le fu permesso di andare a scuola da sola per la prima volta. Camminava lungo via Baronale, incredula per la felicità: era davvero l’unica responsabile di se stessa, nessun adulto a controllare che indossasse sciarpa e cuffia o…

Un piccolo posto sicuro

Lo avevano costruito giorno dopo giorno, senza accorgersene. Stava in una vecchia palazzina del quartiere Villanova, a Cagliari, uno dei pochi immobili  quasi del tutto fatiscenti che ancora non erano stati venduti, ristrutturati e trasformati in deliziosi appartamenti destinati a nuovi inizi. La Storia, nel loro piccolo posto sicuro, era impolverata, stratificata, ma ancora evidente:…

Risvegli (e non è ancora città)

È uno dei ricordi più vividi della mia infanzia. Abitavo con la mia famiglia a V., ameno paesino al centro del Campidano, e ancora non mi ero abituata alla routine della scuola. Frequentavo la 1^ elementare e mi mancavano le mattine di bambina libera, in giardino, presa dai miei giochi, dalla bicicletta e da E.,…

In volo

Sa Meri legò il fazzoletto color vinaccia sotto il mento e si rimirò nel frammento di specchio. Lo usava solo una volta all’anno, in quella notte in cui il viaggio era tanto importante e atteso, e sempre si giudicava bella, nel modo in cui lei sola sapeva esserlo, ruvidamente scolpita e possente. Nel grande focolare…

Di rondini e campane

NdA: Per Natale avevo deciso di scrivere un racconto ispirato alla canzone “Carol of the Bells”, uno dei canti delle feste che preferisco. Non avrei mai immaginato che le mie ricerche mi avrebbero portata a cambiare “percorso”: dall’Ucraina negli anni della Grande Guerra a Home alone – Mamma ho perso l’aereo del 1990, i tempi…